Indossati, e amati, dalle più importanti celebrità di ieri e di oggi, i Ray-Ban sono sempre più smart e digital. Ecco i nuovi smart glasses Ray-Ban Stories
«C’è chi si mette degli occhiali da sole per avere più carisma e sintomatico mistero», cantava Franco Battiato. E, in effetti, un paio di lenti scure conferisce a chiunque quell’aria da bello e dannato che solo gli attori possono avere.
Gli occhiali rappresentano, infatti, l’accessorio più glamour da sempre, scelti dalle celebrities fuori e dentro dagli schermi. Basti pensare a Robert Redford ne I tre giorni del Condor, Tom Cruise in Top Gun, James Dean in Gioventù Bruciata… tutti indossavano degli occhiali che sono diventati icone quanto, e a volte più, dei personaggi stessi: i Ray-Ban.
Uno status symbol, capace di innovarsi anno dopo anno, senza perdere l’identità. Anzi, rafforzandola. Com’è successo con i Ray-Ban Stories, gli smart glasses per restare sempre connessi. Realizzati in collaborazione con Meta (Facebook, ndr), hanno doppia fotocamera da 5 mp e sistema audio per scattare foto, fare video, ascoltare musica, ricevere chiamate e condividere tutto direttamente sui social.
Tecnologici sì, ma dal cuore vintage. I modelli, infatti, sono i più celebri del brand: Wayfarer, Round e Meteor. Da scegliere tra cinque colori (Shiny Black, Black Matte, Shiny Blue, Shiny Olive, Shiny Brown) e con sei tipi di lenti differenti (G-15 Green, Photochromatic G-15 Green, Dark Grey, Polar Dark Blue, Brown Gradient, Clear).
Gli smart glasses Ray-Ban Stories vengono forniti con una custodia di ricarica appositamente progettata che ricarica facilmente i tuoi occhiali in qualsiasi momento della giornata. La durata è di sei ore, mentre per ricaricarli ci vogliono circa 70 minuti.
