Dalla parte di Swan

di di Enrico Dal Buono - foto di ClubSwan/Studio Borlenghi

Libertà, sfida e passione per il mare. Sono i sentimenti che animano gli armatori delle barche del cantiere finlandese Nautor Swan: al timone di questo Yacht Club di happy few, Leonardo Ferragamo

Libertà, sfida e passione per il mare animano gli armatori delle barche del cantiere Nautor Swan. All timone di questo Yacht Club di happy few, Leonardo Ferragamo

È come se gli armatori di Nautor Swan facessero parte di uno yacht club che del mare rispecchiasse la motilità, la diffusione, la capacità di adattarsi ai diversi recipienti. L’artefice principale di questa mimesi è Leonardo Ferragamo, allo stesso tempo l’azionista del cantiere Nautor Swan dal 1998, quindi l’organizzatore della Coppa del mondo Swan One Design Worlds 2023, e il suo vincitore per la categoria ClubSwan 50.

«Gestisco i tre ruoli con attenzione e impegno, supportato da un bellissimo team. Sono orgoglioso sia dell’equipaggio, con me da anni, sia dello staff di Swan», dice Leonardo, che, oltre di Nautor Swan è presidente anche di Salvatore Ferragamo. «Ci sono analogie tra l’azienda di moda e quella di yacht. Prima di tutto, lo sforzo di mettere sempre il cliente al centro di un sistema credibile e capace di offrire servizi all’altezza dei rispettivi prodotti», dice.

«E poi, quando ho visitato per la prima volta i cantieri di Swan a Pietarsaari sono rimasto colpito dalla cultura artigianale finlandese, paragonabile a quella cultura artigianale italiana che ha consentito alla mia famiglia, quasi cent’anni fa, di avere successo in America».

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Una passione, tramandata di generazione in generazione

Il nome della barca che Leonardo Ferragamo timona nelle regate, Cuordileone, verde scuro e rifinita di rosso, è ispirato a suo figlio Riccardo. Un altro figlio, Edo, musicista trentunenne che compete nella classe 36, ricorda come grazie alla passione di suo padre abbia passato fin dall’infanzia le estati in barca a vela. «Per me è una forma di meditazione e un modo di stare insieme. Ormai è nel mio sangue. Non mi stupirei se scoprissi di esserci perfino stato concepito, su una barca a vela», dice Edo Ferragamo.

«Mio padre ha visione e generosità, è capace sia di essere serio negli affari, sia di essere divertente nel momento opportuno. Per esempio, dopo le docce, indossava uno strano copricapo perché prendessero la piega giusta».

L’amore per il mare passa anche attraverso la salvaguardia

Lo stesso Leonardo è cresciuto tra rande e paterazzi. «Mi sono innamorato della vela per tre ragioni: la libertà, la bellezza, la sfida. Con l’andare degli anni e con l’acuirsi dell’emergenza climatica ha imparato ad apprezzarla per un motivo ulteriore: il vento è energia pulita per eccellenza». Da qui, le collaborazioni con Marevivo e Mission Blue, «tra le più autorevoli organizzazioni in assoluto impegnate nella tutela dei mari».

Ed ecco che nel corso della cena di gala a lume di candela, tra le botti di vino della cantina Rocca di Frassinello, alla vigilia delle regate conclusive della stagione nella costa toscana di Scarlino, si è tenuta un’asta di beneficenza per l’ambiente marino presentata da Christie’s. «Con i nostri soci mettiamo a disposizione dei lotti, spesso legati al mondo di Swan e del mare, per sostenere quelle due organizzazioni», afferma Leonardo Ferragamo.

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Opere d’arte, borse Ferragamo, gioielli creati con gli scarti di lavorazione del pellame da una figlia di Leonardo, Maria Sole, sono esposti sul fondo della cantina. Il battitore, che gestisce le offerte con movimenti da direttore d’orchestra, propone anche esperienze al Roland Garros, crociere sugli yacht Swan, weekend a Firenze, e, indicando ora questo ora quell’invitato, alza le cifre in un sorridente climax da bolero.

Ma questo è solo uno degli esempi di come Swan, insieme ai suoi partner Rolex, Randstad, Ferragamo, Porsche e Banor, coinvolga velisti provenienti da 25 Paesi in tutto un universo di esperienze. Alla premiazione conclusiva del ClubSwan Racing 2023, presso la marina di Scarlino, signori in blazer si mischiavano a ragazzi in polo da regata, la birra in bicchieri di plastica (rigorosamente riciclata) alle coppe di Champagne.

«Ai professionisti piace confondersi con gli appassionati così come agli armatori e alle loro famiglie piace confondersi con i velisti di professione», dice Giovani Pomati, amministratore delegato di Nautor Swan. «Succede qualcosa di simile con Ferrari Challenge nel contesto dei gran premi».

Pomati ritiene che le regate siano una palestra per fare ricerca su materiali e design.

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«Poi, certo, nella vendita agli armatori entrano in gioco valori complementari, come il comfort. Ma le diverse categorie dei nostri yacht sono unite da un minimo comun denominatore: la combinazione tra prestazione e stile, e l’obiettivo di essere senza tempo. In questo campionato del mondo competono barche vecchie di qualche decennio e i ClubSwan 36, nati nel 2018».

Pomati considera una fortuna il fatto che il proprietario sia contemporaneamente il presidente di una casa di moda, ma per una ragione particolare. «Le nostre connessioni sono con la persona, non con il brand. E la persona di Leonardo ci garantisce la possibilità di comunicare un certo tipo di stile. Per di più, dato che lui stesso è un velista, il dialogo con progettisti, professionisti e appassionati risulta più semplice e sincero».

gentleman editoraile aprile 24

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