I World’s 50 Best Bars parlano italiano

di Giuliana Di Paola

Per il secondo anno consecutivo Ago Perrone e il team italiano del Connaught di Londra sono in cima ai World’s 50 Best Bars 2021. E sono in ottima compagnia

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The Connaught Bar nel cuore di Mayfair a Londra è in cima al Workd’s 50 Best Bars.

I World’s 50 Best Bars parlano italiano. Ancora.

Per il secondo anno consecutivo The Connaught Bar di Londra si conferma, infatti, il miglior cocktail bar del mondo.
Merito di Ago Perrone e del suo dream team tutto italiano capitanato da Giorgio Bargiani, Maura Milia e Riccardo Lugano.

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Ago Perrone, Director of Mixology del Connaught Bar al Martini Trolley.

In questo gioiello di design anni 20 nel cuore di Mayfair, dal 2008, Ago Perrone ha fatto della perfezione una routine perché, come diceva Aristotele, l’eccellenza non è un’azione ma un’abitudine.

E il suo Martini Trolley del Connaught Bar ne è la conferma: il cocktail per eccellenza fatto a misura di cliente (grazie a mix di vermouth e una selezione di bitter).

“Straight up with style and don’t forget the smile”,

come dicono qui, perché un cocktail così iconico, merita un po’ di cerimonia. 

Drink Kong
Il Drink Kong di Patrick Pistolesi a Roma è al 19° posto in classifica (©Alberto Blasetti).

I World’s 50 Best Bars 2021 parlano italiano e sono stati la conferma che l’ospitalità made in Italy è un’eccellenza di livello internazionale con ben tre locali nei primi 50 posti. Ad aprire le danze il Drink Kong di Patrick Pistolesi a Roma ha scalato il vertiginoso 19° posto.

Il Camparino in Galleria
Tommaso Cecca (al centro della squadra) ha portato il Camparino in Galleria al 27° posto.

Milano è molto ben rappresentata in classifica con lo speakeasy 1930 di Flavio Angiolillo e Marco Russo e Il Camparino in Galleria di Tommaso Cecca protagonista di un grande exploit entrando direttamente al 27° posto.

speakeasy 1930
Lo speakeasy 1930 aperto a Milano da Flavio Angiolillo e Marco Russo (20°). © albertofeltrin.com

Parlano italiano altri quattro dei Best Bars. Il Locale di Matteo Di Ienno a Firenze (51), The Court di Matteo Zed, spettacolare bar vista Colosseo di Palazzo Manfredi a Roma (64), lo speakeasy napoletano L’Antiquario (82) e Cera & Bruno Vanzan, aperto quest’estate, che esordisce al 85° posto.

L'Antiquario
La squadra in giacca bianca dello speakeasy napoletano L’Antiquario.

L’Italia è l’unico paese a essere rappresentato con ben quattro località nei Best Bars ma, considerando anche gli expats, l’accoglienza made in Italy è un valore d’esportazione.

Al terzo posto sul podio è salito Giacomo Giannotti con il suo Paradiso di Barcellona.

The Court
The Court di Matteo Zed (64°) all’interno dell’albergo Palazzo Manfredi a Roma.

Sempre a Barcellona ha aperto un altro gigante del bere miscelato come Simone Caporale: è balzato subito in 37ª posizione con il Sips aperto insieme a Marc Alvarez.

A Dubai invece si trovano Laura Marnich, che ha portato l’Izakaya rivisto in chiave contemporanea Zuma al 17° posto, e Stefano Gambardella, head bartender del Galaxy (45°).

Maybe sammy
Il bancone del Maybe Sammy, locale dedicato al mito del Rat Pack a Sydney (22°).

Altro baluardo dell’italianità oltremare si può considerare il Maybe Sammy (22°).
Sono italiani, infatti, tre dei quattro soci dell’istituzione australiana fondata sul mito del Rat Pack (Sammy Junior, Dean & Nancy, Maybe Frank): Andrea Gualdi, Martin Hudak, Stefano Catino and Vince Lombardo.

gentleman editoraile aprile 24

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