Autunno in Valdichiana Senese

di Silvana Rizzi

In quest’angolo della Toscana, si va alla scoperta degli Etruschi, di borghi intatti nel tempo, di acque termali secolari e di un’invidiabile cucina del territorio.

In compagnia degli Etruschi, gli antichi abitanti della Toscana, non ci si annoia mai. Soprattutto se si decide di seguirne le tracce in Valdichiana Senese, il granaio dell’Etruria, ancora oggi celebre per l’allevamento della mitica razza bovina, detta, appunto, chianina.

Immersa in una natura rigogliosa e lontana da strade trafficate, la Valdichiana Senese è un’area del sud della Toscana da godere senza fretta. Con un consiglio: Google maps a portata di mano per non perdersi tra uliveti dall’olio pregiato e vigneti a perdita d’occhio.

Qui gli Etruschi erano di casa tanto da aver lasciato in eredità la coltivazione della vite, di cui il vino più blasonato oggi è il Nobile di Montepulciano.

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Il borgo di Cetona.
Per andare alla scoperta dei dintorni, l’ideale è alloggiare per qualche giorno nell’antico e raffinato borgo di Cetona, arrampicato sulla collina. È molto piacevole salire lungo i vicoli, affacciarsi tra le case con vista sui vigneti, entrare in qualche chiesetta sparsa qua e là, come San Michele Arcangelo, fino a conquistare la torre sul cocuzzolo.
La grande piazza Garibaldi è l’anima del paese. Qui si affacciano palazzetti, negozi e ristoranti, ma ad attirare l’attenzione è soprattutto il Laboratorio Ceramiche Pippo, dove oggi lavora il figlio, Franco Cicerchia, luogo d’incontro e di acquisti per chi ha casa qui.

La locanda di Anita, proprio in piazza, offre un’accoglienza piacevolissima. A gestirla è Simona Casini, toscana di nascita, milanese di adozione, che insieme al marito Raffaele ha abbandonato la metropoli lombarda per aprire la sua locanda, un sogno finalmente realizzato.

L’élite culturale, che frequenta Cetona, apprezza anche la cultura del cibo, a cui Simona dedica grande attenzione. Originale e ottimo il picio cacio e pepe della locanda con tartare di gambero al lime, così come il vitello tonnato al sale, cotto in forno, con salsa tonnata allo sciroppo di cocco. Da non perdere una cena alla vicina Osteria del Merlo, dove ricette moderne e sapori antichi si coniugano a meraviglia, come la tartare di chianina.

A proposito di cucina, una particolarità del territorio è la coltivazione dell’aglione, un aglio speciale, più dolce e a prova di bacio, come lo reclamizzano da queste parti, fondamentale per insaporire un piatto di pici locali.

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I pici della Valdichiana

Sarteano, il paese quasi sconosciuto fino a qualche tempo fa, in realtà pieno di curiosità. Il centro antico, autentico, offre un paio di emozionanti sorprese. La prima è l’Annunciazione nella chiesa di San Martino di Domenico Beccafumi (1426/1551), fondatore del Manierismo. Dolcissimo il movimento inquieto di Maria, misteriosa e indecifrabile l’espressione dell’angelo, divina l’armonia dei colori.

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L’Annunciazione nella chiesa di San Martino di Domenico Beccafumi.

La seconda sorpresa, la Necropoli Etrusca delle Pianacce, è un must da non perdere.
L’auto ci lascia sull’altopiano di Sarteano su un prato con vista spettacolare sulla valle, dove non s’incontra anima viva a disturbare la visita. «Siamo alla Necropoli Etrusca delle Pianacce, scoperta nel 2003», spiega Mauro Pierini, del Gruppo Archeologico Etruria. Si scende lungo un piccolo stradello di terra battuta per entrare nella tomba della Quadriga Infernale del IV secolo a.C.

I dipinti all’interno sono ben lontani dall’atmosfera bucolica del paesaggio intorno.
Si piomba all’improvviso nel viaggio agli Inferi, dove l’auriga infernale, il demone Charon (Caronte), dai capelli color fuoco, con tanto di zanna che gli esce dal labbro inferiore, conduce un cocchio ultraterreno, formato da due leoni e due grifi.

Sulla parete è dipinto un banchetto con due defunti, forse amici, distesi su un letto di bronzo. Le immagini sono magnetiche, giocate nei colori del rosso e del nero, ricche di simbologia. Dai delfini, che graziosamente si tuffano nelle onde, al serpente a tre teste dai denti aguzzi e una barba improbabile, all’ippocampo, ogni elemento ci trascina nel mistero dell’aldilà.

Chianciano 

La prima visita è al Museo Archeologico Etrusco considerato uno tra i più bei musei sia per la ricchezza degli oggetti esposti che per l’allestimento suggestivo, animato da video interessanti per grandi e bambini. A dar vita al museo ci sono i volontari che, con passione, raccontano la vita degli antichi abitanti della Toscana, battaglieri e mercanti certo, ma anche amanti del vino, del divertimento, delle feste e dei giochi.

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Vasi funerari, Museo Etrusco Chianciano

I pezzi in mostra raccontano come gli Etruschi mangiavano, cosa bevevano, com’era la vita di tutti i giorni. Protagoniste, in particolare, appaiono le donne, che godevano di un’indipendenza e di una libertà sconosciuta agli altri popoli. A differenza delle matrone romane, le donne etrusche erano parte attiva della vita sociale. Amavano indossare vestiti di cotone in estate e di lana in inverno, adoravano i profumi e il trucco e soprattutto i gioielli sofisticati. A questo proposito, le riproduzioni di orecchini e braccialetti proposti oggi allo shop del museo meritano attenzione.

Le terme di Chianciano, un must da non perdere.

Da centinaia di anni l’Acqua Santa di Chianciano Terme è conosciuta per le proprietà curative nelle patologie del fegato e delle vie biliari e per problemi di digestione. Le fontanelle spuntano un po’ dovunque nei grandi parchi: l’acqua ha un gusto deciso ed è naturalmente frizzantina.

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Le Terme di Chianciano Spa si stanno rinnovando con successo.

Immerse nella natura le Piscine Termali Theia, il bagno degli Etruschi, offrono sette piscine collegate tra loro tra i 33°e 36°, mentre le Terme Sensoriali Spa propongono diversi programmi, studiati da medici specializzati, basati sempre sull’Acqua Santa, dal Serotonina Boost per recuperare forma fisica e buon umore, al Detox per eliminare le tossine dall’organismo, a Più belli più a lungo adatto a tutti.
In linea con il benessere, è nato un percorso del gusto con un buffet a base di alimenti naturali come il pane casalingo, farro, ceci, bresaola di chianina.

Le acque sacre della vicina San Casciano dei Bagni sono oggi sulla cresta dell’onda in tutto il mondo. Il Santuario, da poco emerso dalle acque fangose accanto alle terme libere ai piedi del borgo, è una delle più sensazionali scoperte archeologiche degli ultimi anni. Luogo di culto degli Etruschi tra il II e I secolo, rifondato nei primi secoli dell’impero romano e richiuso nel V secolo d.C., il Santuario Ritrovato ha svelato bronzi etruschi e oltre a venti statue di epoca romana, in perfetto stato di conservazione, rimasti sepolti per secoli sotto le colonne nel Santuario del Bagno Grande.

L’ultima notizia è che i bronzi del Santuario Ritrovato avranno entro breve una loro sede museale nel palazzo dell’Arcipretura di San Casciano.

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Infinity Pool Resort Fonteverde Spa.

Un colpo di fortuna per gli ospiti del vicino Resort Fonteverde Spa, cinque stelle dedicato al benessere, affacciato sulla rocca di Radicofani e i vigneti a perdita d’occhio.
Dopo aver sperimentato le magiche terapie orientali del Maestro indiano Dipu, fiore all’occhiello del resort, la visita ai bronzi con la loro affascinante storia sarà il coronamento ideale per un perfetto connubio tra mente e corpo.

Chiusi, tra le più importanti città etrusche, attrae per gli scorci sorprendenti e, soprattutto, per il Museo Archelogico.  Di sala in sala, si va alla scoperta degli Etruschi delle loro passioni per la musica e la danza, per i giochi di società, come racconta la Tomba della Scimmia, o il gioco dei dadi dipinti sui vasi e la corsa all’albero della cuccagna.

Il Lago di Chiusi merita una sosta per l’offerta culinaria. Al Pesce D’Oro, oltre alla simpatia dei proprietari, si gusta una cucina di lago davvero speciale. Tra le delizie, luccio al forno, glassa di gamberi di lago, fagottini al ragù di anguilla e ricotta di pecora, il mitico pesce brustico cotto sulle fiamme delle canne di lago. E per dessert, l’Aspic alla mela verde.

 

gentleman editoraile aprile 24

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