Polinesia, il Paradiso terrestre

di Luisa Ciuni

Lusso, calma e voluttà. Le parole di Beaudelaire, i quadri di Gaugain, un film come Gli ammutinati del Bounty hanno contribuito a creare una leggenda attorno alle isole della Polinesia Francese.
Ma, per una volta, la realtà è superiore di come la si immagina.

Tutto è eccezionale fra Tahiti, Bora Bora, Tetiaroa, Rangiroa e i mille atolli minori di un arcipelago uscito dalle fiabe dove il mare è tiepido e cristallino, soffia sempre una brezza dolce e la natura viene incontro con profumi di tiaré o di altri innumerevoli fiori. Gli squali, che i polinesiani trattano con la stessa facilità con cui noi giochiamo con i cani, sono in genere inoffensivi.

Non è facile trovare un mare analogo, ottimo per sub e grandi nuotatori ma sereno per tutti gli altri. La laguna, che circonda ogni isola, varia di tutti i colori dell’azzurro. Ma già dalla spiaggia, con l’acqua che arriva alla vita, si vedono centinaia di pesciolini multicolori con sfumature che vanno dal blu del pesce pappagallo al giallo, all’argento. E poi conchiglie, coralli, vegetazione marina.

Una veduta aerea del Four Seasons.

Per chi ama l’avventura vengono organizzate quasi da tutti delle gite al pass, cioè all’apertura della barriera corallina che consente all’oceano di entrare nella laguna. La barca lascia i nuotatori all’entrata proprio mentre la marea entra, trasportando con se le persone oltre a migliaia di pesci, tartarughe, mante, qualche squalo. Il rischio è bassissimo perché il fondale è molto alto e tutto si svolge decine e decine di metri più sotto.

La barriera corallina che circonda il St. Regis Bora Bora, della catena alberghiera Marriott.

Ci sono anche avventure più forti: il bagno in barriera, ad esempio, dove la corrente chiede esperienza oppure il pasto degli squali organizzato dai pescatori. I turisti vengono sistemati in acqua dietro una corda mentre i polinesiani buttano la pastura su cui si avventano gli pesci mordendosi fra loro mentre il mare ribolle. Se si ha paura si può restare a bordo, l’incanto è garantito lo stesso.
Il livello dell’ospitalità, specie dei grandi brand come Marriott o Four Seasons, è altissimo e molto caro. Ma dopo 24 ore di aereo è esattamente quello che ci vuole.

gentleman editoraile aprile 24

Iscriviti alla nostra newsletter per essere aggiornato
sul lifestyle del Gentleman contemporaneo