Le Mille e una Notte

di Silvana Rizzi

Alla scoperta della spettacolare Alula, l’oasi nel deserto dell’Arabia Saudita, lungo la Via dell’Incenso. Un’esperienza tra storia, leggende, arte e resort da favola

Pinnacoli di pietra arenaria fiammeggiante al tramonto, roccioni tondeggianti modellati dal vento del deserto incorniciano una piscina di acqua azzurra come il cielo, opera dell’uomo. L’immagine è spettacolare e surreale: un’icona di oggi convive con il paesaggio millenario intorno, in uno scenario mai visto prima d’ora.

L’accoglienza al resort Habitas, (sotto) nel canyon della Valle di Ashar, annuncia la magica atmosfera di Alula, vasta oasi desertica a nord-ovest dell’Arabia Saudita, in posizione strategica sulla Via dell’Incenso, oggi destinazione turistica pronta a svelare al mondo intero le sue meraviglie.

gentleman viaggi Alula, l’oasi nel deserto dell’Arabia Saudita

Dopo aver fondato per decenni la propria economia sui proventi del petrolio, il principe Mohammed bin Salman Al Saud punta ora su un turismo selezionato.

L’ingresso dell’Arabia Saudita in questo campo è studiato nei minimi particolari, protesa com’è a far emergere il patrimonio culturale del territorio, con settemila anni di storia alle spalle, l’ecologia e la biodiversità della zona. A questo si aggiunge il desiderio di stupire il viaggiatore con progetti architettonici e artistici d’avanguardia, integrati nel paesaggio intorno.

gentleman viaggi Maraya 2

Il più spettacolare è il Maraya Concert Hall (sopra), il teatro con quasi 10mila metri quadrati di pareti a specchi, che, all’improvviso, spunta in mezzo al deserto. Realizzato dagli studi italiani Giò Forma e Black Engineering, il gigantesco cubo riflette le rocce, la sabbia e i colori del paesaggio, nell’incanto di un sogno.

Le offerte artistiche durante l’anno sono ad alto livello. A febbraio del 2024, nel Wadi Al Faan, la «vallata delle arti» in arabo, si svolge la Biennale, a cui partecipano artisti internazionali.

L’obiettivo ambizioso è quello di affermarsi come una delle destinazioni imprescindibili della Land Art.

Il viaggio a 360° offre l’esperienza dell’ottima cucina araba e un giro di shopping nella old town di Alula, restaurata alla perfezione, dove i profumi e i datteri in vendita sono i migliori del Paese. Chi arriva qui oggi, si sente un ospite privilegiato, tanto da potersi considerare un pioniere.

gentleman viaggi Paesaggio_AlUla 7La natura rivaleggia con la cultura. L’escursione in fuori strada nel Wadi Qaraqir, un canyon lungo 15 km, una delle valli più spettacolari dell’Arabia Saudita, con le sorgenti d’acqua dolce e i verdi ciuffi della vegetazione, è una meraviglia naturale, dall’accesso invisibile.

Dal deserto, con i suoi canyon spettacolari e imprevedibili, alle aree archeologiche con migliaia d’iscrizioni rupestri, come Jebel Ikmah, vera biblioteca a cielo aperto, alla necropoli lihyanita dell’antica città prearaba di Dadan, fino alle tombe nabatee, tutto parla d’insediamenti di migliaia di anni fa.

gentleman Paesaggio_AlUla 1

Il pensiero corre alle lunghe carovane dirette al Nord, cariche d’incenso e mirra, abituate a sostare da queste parti, sicure di trovare acqua e viveri. Ad accoglierle nel lungo viaggio nell’oasi di Alula, c’era la città di Hegra, costruita dai Nabatei (oggi ancora sepolta sotto la sabbia a differenza della necropoli) come avamposto di Petra, la capitale del regno.

Il colpo di scena della necropoli rimasta indisturbata nel silenzio del deserto per duemila anni, oggi iscritta nel Patrimonio Unesco, è un’emozione, soprattutto al tramonto, quando i raggi del sole infiammano la roccia arenaria dei monumenti. Nell’ampio spazio del deserto, sparse qua e là spuntano dalla sabbia un centinaio di tombe, alcune scolpite, in numero inferiore rispetto alle 600 di Petra, ma spesso in condizioni migliori.

Le facciate dei monumenti, salvate dall’erosione grazie all’acquedotto di acqua sorgiva costruito intorno dai Nabatei, ne raccontano la storia. Tra i simboli più interessanti, la «corona» nabatea, cinque scalini a destra e a sinistra nella parte più alta della facciata, ad annunciare l’ascesa del corpo in cielo.

gentleman viaggi Alula, l’oasi nel deserto dell’Arabia Saudita balloonIl top è ora sorvolare in mongolfiera il deserto per abbracciare dall’alto il sito, alla ricerca dei monumenti, nascosti tra un pinnacolo e l’altro.

Dopo la visita a Hegra, relax nel verde dei palmeti. Nell’oasi di Alula, in Arabia Saudita, numerose sono le aziende agricole, che producono frutta e verdure ecologiche. Tra queste, l’Heritage Oasis Trail, una fattoria modello con corsi d’acqua e sentieri tra le palme. Per finire, la serata nel deserto, sotto il cielo stellato, ascoltando il racconto sui beduini che avanzavano nella notte buia, guidati dalle costellazioni.

gentleman viaggi Osservazione delle stelle a Gharameel

gentleman editoraile aprile 24

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