La meta must to see dell’anno? The Red Sea

di Giada Barbarani

Spiagge paradisiache, deserti leggendari, vulcani e una barriera corallina unica. Questo e molto altro ancora è The Red Sea, la nuova destinazione sulla costa occidentale dell’Arabia Saudita tutta da scoprire. All’insegna del lusso e della sostenibilità.


A poche ore di volo dall’Italia, sulla costa occidentale dell’Arabia Saudita, affacciata sulle acque cristalline del Mar Rosso, The Red Sea promette di diventare la meta must to see del 2023 proponendo un nuovo paradigma di viaggio e di ospitalità.

The Red Sea sorgerà su uno spazio di 28mila kmq, un’area che comprende un arcipelago di 92 isole incontaminate, 50 vulcani spenti, catene montuose e imponenti dune di sabbia nel deserto. Uno spazio vasto che al compimento dell’intero piano di sviluppo verrà occupato solo per l’1%.

Non solo paesaggi incredibili, ma anche la più grande destinazione turistica del mondo alimentata al 100% da energie rinnovabili: il progetto ha, infatti, come obiettivo principale la rigenerazione ambientale, attraverso un impatto positivo sul territorio circostante, sulla società e sull’economia.

La plastica monouso sarà bandita,  verrà creato il più grande vivaio del Consiglio di cooperazione degli Stati del golfo Persico e gli unici mezzi di trasporto consentiti saranno quelli elettrici.

gentleman viaggi the red sea Six Senses Southern Dunes

Il tutto ospiti di resort di design, in contesti unici. Tra le prime ad aprire, il Six Senses Southern Dunes, The Red Sea, che sorge nel deserto e ricorda per linee e colori un campo tendato di livello eccelso (qui sopra).

E poi, il St. Regis Red Sea Resort, che affaccerà sulle calde e trasparenti acque del Mar Rosso e accoglierà anche un centro di conservazione ambientale.

gentleman viaggi the red sea Nujuma, A Ritz-Carlton Reserve
E ancora, pronto ad accogliere i turisti da primavera, il Nujuma, a Ritz-Carlton Reserve: sarà la prima struttura del brand in Medio Oriente e farà parte di una collezione esclusiva di soli cinque Ritz-Carlton Reserve in tutto il mondo (qui sopra).

Ma lo sviluppo immobiliare/turistico di The Red Sea non si ferma qui. L’aeroporto, il Red Sea International Airport (qui sotto), inizialmente vedrà la presenza dei soli voli locali, ma, dal 2024 garantirà anche connessioni internazionali.

Sempre entro la fine del 2024 sono previste le aperture di 16 alberghi (per un totale di 3mila camere), la marina, un campo da golf da 18 buche, oltre una serie di servizi e spazi di intrattenimento: immersioni, snorkeling, gite in barca, ma anche trekking nel deserto o esplorazioni dei vulcani, picnic su spiagge deserte, bird watching, escursioni nei luoghi iconici del territorio saudita…

L’albergo Raffles, operativo entro il 2024.

gentleman editoraile aprile 24

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