Il superyacht ibrido di Baglietto

di Alessandra Oristano

Debutta il primo T52 di Baglietto, lo yacht
di 52 metri dislocante dotato di propulsione
ibrida, firmato Francesco Paszkowski Design

Nella splendida cornice della baia di Portofino, è stato presentato l’ultimo nato nel cantiere Baglietto: il primo superyacht della linea T52 con motorizzazione ibrida.
«È un momento che aspettavamo da tempo», commenta Fabio Ermetto, Cco di Baglietto. «Lo scafo 10238 segna una tappa determinante nel percorso del nostro cantiere, in termini di ricerca e sviluppo, verso una nautica sostenibile.

Il motore ibrido consente la scelta di una modalità di navigazione più efficiente per ridurre i consumi e l’impatto ambientale. L’autonomia in modalità diesel elettrico può arrivare fino a 7.600 miglia con la possibilità di ormeggio all’ancora fino a 10 ore con il supporto delle sole batterie. I due motori Mtu 16V2000M86 permettono al superyacht di 52 metri di raggiungere una velocità massima di 17 nodi e un’autonomia di 3.600 miglia in modalità tradizionale.

Le linee pennellate da Francesco Paszkowski Design riprendono gli stilemi classici della
tradizione dislocante Baglietto in acciaio sotto le 500GT, attualizzate in uno yacht contemporaneo e dalla forte personalità.

«È un’imbarcazione con grandi spazi esterni, che permettono di vivere pianamente i momenti all’aria aperta. Oltre all’ampio sun deck, ne sono un esempio, la passerella che collega il sun deck e l’upper deck, che diventano quasi un unico enorme spazio e la zona a poppa del main deck», commenta il designer Francesco Paszkowski.

 

Il contatto con il mare è garantito dall’originale design della poppa aperta con un beach
club disposto su 3 livelli, già diventata un marchio di fabbrica del nuovo corso Baglietto:
la grande piscina presenta la particolarità di una chiusura a scomparsa, grazie a un
pavimento con movimentazione up/down che permette di estendere ulteriormente lo
spazio del ponte quando non in uso.

Di impatto anche gli interni, che portano la firma sempre di FPD in collaborazione con Margherita Casprini: «Rispettano pienamente la personalità del suo armatore»,
commentano Francesco Paszkowski e Margherita Casprini, «che ha voluto uno stile
lineare e di impronta classica per quanto riguarda i materiali, e caratterizzato da arredi custom e dalla scelta di brand come Fendi Casa, Dedon e Tribù, con tessuti dalle
nuance naturali abbinati in perfetta armonia con i dettagli in pelle, il legno e l’acciaio e
il marmo di tutti i complementi.

Le grandi finestrature a tutta altezza e apribili su 3 lati del ponte superiore creano una
piacevole zona lounge all’ombra con area conversazione e zona pranzo godibile in
qualsiasi situazione atmosferica. Il ponte sole è lungo circa 24 metri ed è un altro elemento che caratterizza lo stile Baglietto e i suoi yacht dislocanti.

Nella stessa occasione è stato presentato il progetto Officina Baglietto curato da YAC, che punta alla formazione di giovani talenti creativi nel mercato del lusso, attraverso quattro percorsi formativi, dedicati alla moda, al gioiello, all’arredo e alla nautica.

gentleman editoraile aprile 24

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