Il nuovo Classique Quantième Perpétuel 7327 di Breguet

di Davide Passoni

Breguet inserisce nella collezione più tradizionale un nuovo calendario perpetuo d’immediata leggibilità e facile regolazione con una meccanica super

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Uno dei tratti distintivi di Breguet nella realizzazione dei propri orologi, rispetto a molti competitor, è la capacità di modernizzare una lezione che viene dal XVIII secolo e dal suo fondatore, Abraham-Louis Breguet, rimanendo fedele ai canoni estetici e alla meccanica sopraffina che lo hanno reso uno dei marchi più celebri e desiderati. Lo conferma il nuovo Classique Quantième Perpétuel 7327 appena presentato.

Il calendario perpetuo

L’orologio è infatti un tributo alla storia di Breguet soprattutto in un aspetto: nasconde la propria complessità meccanica e ingegneristica dietro una facilità d’uso insospettabile per un calendario perpetuo. Una complicazione, quest’ultima, che è nata proprio nel XVIII secolo e che si distingue per la grande quantità di informazioni che arriva a esporre sul quadrante dell’orologio.

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Il calendario perpetuo visualizza la data corrente tenendo conto sia della diversa durata dei mesi, sia di quella degli anni bisestili, grazie a una memoria meccanica di 4 anni interna all’orologio. All’interno della cassa ciò è possibile grazie a un sistema di trasmissione degli impulsi che coinvolge la ruota delle ore e una grande leva, che aziona quotidianamente l’intero del movimento.

Un quadrante dall’estetica Breguet

All’esterno, invece, si traduce in un quadrante dall’estetica ariosa e non affollata, nonostante la grande quantità di informazioni che esso contiene. A ore 1:30 c’è la finestra delle fasi lunari, lavorate con una martellatura a mano che dà al nostro satellite un tocco molto realistico. Il cielo su cui si muove la Luna è rivestito di lacca blu composta da lustrini, che lasciano intravedere le stelle a seconda di come viene orientato il polso.

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A ore 6 si trova il grande datario circolare con i giorni del mese, sopra il quale si appoggiano i contatori più piccoli degli anni (con l’indicazione del bisestile) e dei giorni della settimana. A ore 10:30 si apre invece l’indicatore dei mesi, a forma di ventaglio, che lavora grazie a una lancetta retrograda. Allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, questa ritorna con uno scatto al mese di gennaio, grazie all’energia accumulata in un anno per mezzo di un complesso e geniale sistema di leve e pignoni.

Tutte le lancette sono in acciaio azzurrato, come da tradizione della Maison. Quelle ore e i minuti hanno la forma a “pomme évidée” tipica degli orologi del brand, la cui firma “segreta” è posta sul quadrante tra le ore 11 e 12 e tra le ore 12 e 13, lungo l’anello delle ore lavorato satinato. Una finitura che contrasta con la decorazione Clous de Paris estremamente raffinata (e più sottile di quella comunemente usata sui segnatempo della collezione Classique), che lo caratterizza e che richiama quella presente sugli orologi creati da Abraham-Louis Breguet stesso.

Calibro complesso, facilità d’uso

Si diceva della facilità d’uso unita all’eccellenza meccanica. Le diverse indicazioni riportate sul quadrante possono infatti essere regolate attraversi pulsati incassati in differenti punti della carrure. Grazie a uno stilo correttore si può regolare il giorno a ore 4, le fasi lunari a ore 4.30, la data a ore 6, il mese e l’anno a ore 9. La messa all’ora avviene attraverso la corona a ore 3.

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L’eccellenza meccanica, invece, sta tutta nel calibro automatico 502.3.P, visibile attraverso il fondello in vetro zaffiro, costituito dal calibro 502 al quale Breguet ha integrato il meccanismo aggiuntivo di funzionamento del calendario. Spesso 4,5 mm, è uno dei calibri più sottili prodotti da Breguet, con un design pensato per fornire alte prestazioni nonostante lo spessore esiguo.

È caratterizzato da diverse peculiarità, tra cui un bariletto aperto, che lasciando alla vista la molla di carica funge quasi da indicatore della riserva di carica; una massa oscillante decentrata in oro con lavorazione Clous de Paris; una spirale piatta in silicio e uno scappamento ad àncora in linea inversa con anse anch’esse in silicio. Oltre a essere resistente alla corrosione e all’usura, questo materiale non risente dei campi magnetici che potrebbero compromettere la precisione dell’orologio. Il movimento batte a una frequenza di 3 hertz e ha una riserva di carica di 45 ore.

Custode della tradizione

La cassa da 39 mm è disponibile in oro rosa o in oro bianco. A quest’ultima è abbinato un cinturino blu in alligatore, marrone a quella in oro rosa. Erede della tradizione di altissima manifattura che discende direttamente da Abraham-Louis Breguet, la collezione Classique conferma con il Quantième Perpétuel 7327 la propria vocazione a dar vita a creazioni che esprimono fedelmente i codici originali del marchio.

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gentleman editoraile aprile 24

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