Intervista a Nicola Coropulis, ceo di Poltrona Frau, iconico brand del gruppo Lifestyle Design (di cui fanno parte anche i marchi Cappellini, Cassina, Zanotta, Janus et Cie, Luminaire, Ceccotti Collezioni, Karakter, Dzine, Luxury Living).
Gentleman. Poltrona Frau è sinonimo di tradizione e innovazione, artigianato e tecnologia rigorosamente made in Italy: come fate a trasmettere questo messaggio all’estero e comunicare il lifestyle italiano a un mercato internazionale?
Nicola Coropulis, ceo di Poltrona Frau. Il segreto di questo equilibrio risiede nell’abbracciare la ricca storia e l’heritage, pur rimanendo proiettati verso il futuro, come sottolineato nel nostro Manifesto Abbiamo un grande futuro dietro le spalle. Rispettando l’artigianato tradizionale e i principi di design, il marchio mantiene un senso di autenticità e atemporalità. Allo stesso tempo, Poltrona Frau dimostra innovazione attraverso l’incorporazione di materiali moderni, tecnologie e concetti di design contemporanei non solo in ambito residenziale, ma anche nel settore automotive e in quello degli spazi pubblici, rispettivamente con le business units, Interiors in Motion and Custom Interiors.
Ciò garantisce che il marchio non solo conservi il suo lascito, ma si evolva per soddisfare le mutevoli preferenze e le esigenze di un mercato dinamico, i trend e assicurando una presenza duratura e significativa nel mondo del design.
Il brand ha un approccio sempre più orientato verso il mondo lifestyle come testimoniano le numerose collaborazioni degli ultimi anni sia con aziende del lusso extra settore (Acqua di Parma, Loro Piana Interiors, Pineider, Fornasetti) che con artisti contemporanei (es. Felipe Pantone) e fashion designer (es. Ozwald Boateng). Questo ha permesso l’azienda di ampliare la sua offerta in nuove categorie merceologiche toccando anche il mondo degli accessori (vasi, cuscini, portaoggetti, candele fino ad una collezione di articoli da scrittura, giochi da tavola e oggetti per gli animali domestici) e di essere comunicato e percepito a tutto tondo da un mercato interazionale.
Gentleman. Quanto conto per voi la tradizione e quindi la formazione di giovani e nuovi artigiani?
La tradizione e la formazione dei giovani artigiani sono interconnesse e vitali. Investiamo nell’istruzione per preservare le antiche tecniche artigianali che definiscono la nostra identità. Da tre anni a questa parte collaboriamo con l’IPSIA Renzo Frau di Sarnano (IPSIA “RENZO FRAU” – Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato), con cui abbiamo un rapporto speciale per il progetto Adotta una scuola.
Abbiamo aderito a questo programma poiché è in sintonia con la nostra visione, che punta a valorizzare le conoscenze e le competenze artigianali e tecniche. Riteniamo che queste siano fondamentali per la formazione e la produzione dell’eccellenza del Made in Italy. Il progetto Adotta una scuola ci ha consentito di consolidare una sinergia coerente e duratura in una cornice istituzionale poiché è stato pensato dalla Fondazione Altagamma, di cui Poltrona Frau è socia, in coordinamento con il MIUR.
Crediamo che entrare in un’azienda non significhi solo acquisizione di manualità attraverso l’attività pratica ma anche respirarne l’aria. È un’occasione concreta per visualizzare il proprio futuro, per aver la dimostrazione che la scuola forma competenze che servono alle aziende e che servono nel proprio territorio.
Gentleman. Quale ruolo può avere il design nell’era digitale e, viceversa, il digitale nel design?
Il digitale assume un ruolo sempre più centrale nell’ottimizzare l’esperienza degli utenti nel mondo del design e del lusso in generale. Allo stesso tempo, il digitale ha radicalmente trasformato il modo in cui concepiamo e realizziamo il design, offrendo nuove modalità di prototipazione, produzione e personalizzazione degli spazi. Questa interazione reciproca tra design e digitale crea un terreno fertile per l’innovazione e la creatività, consentendo lo sviluppo di soluzioni e prodotti adattati alle esigenze e alle sfide del mondo contemporaneo.
Poltrona Frau è stato il primo brand di design di lusso a entrare nel mondo dell’e-commerce, nel 2019. L’attenzione è sempre stata rivolta verso l’integrazione tra il mondo fisico e quello digitale. A oggi, questo canale è disponibile in 14 Paesi EMEA, con l’obiettivo di espandersi in futuro anche in altri continenti come l’America, dove è presente il nostro investitore Haworth. Utilizzando piattaforme come Instagram, insieme a quelle più popolari in Oriente (WeChat, Weibo e QQ), il brand può mantenere una presenza globale competitiva e coinvolgere un pubblico diversificato.
Gentleman. Quali sono i vostri mercati di riferimento?
Il 75% del fatturato è realizzato fuori dall’Italia, con il mercato di Europa e Medio Oriente che, sia pur di pochissimo rispetto all’Asia, rappresenta l’area più importante in termini di ricavi. Tra le nuove aperture, dopo quella di inizio anno a New York, in Madison Avenue, con un flagship store di oltre 2mila mq su progetto di Michele De Lucchi, concept creativo ripreso anche nel nuovo Experience Retail Hub a Shanghai, si punta a Bangkok, Kuala Lumpur, Hyderabad e Surat.
Il brand ha un approccio sempre più orientato verso il mondo lifestyle, come testimoniano le numerose collaborazioni, sia con aziende del lusso extra settore (Acqua di Parma, Loro Piana Interiors, Pineider, Fornasetti), sia con artisti contemporanei (Felipe Pantone) e fashion designer (Ozwald Boateng). Questo ha permesso all’azienda di ampliare la sua offerta in nuove categorie merceologiche e di essere comunicato e percepito a tutto tondo da un mercato internazionale.
