Thanking God it’s Negroni Week

di Giuliana Di Paola

Lanciata da Imbibe e Campari, la Negroni week in 10 anni ha raccolto 4 milioni da dare in beneficenza. Ecco gli appuntamenti da non perdere

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Lucine Gaudin è uno dei twist proposti per la Negroni Week 2023 dal Camparino in Galleria.

La settimana della moda a Milano si è tinta di rosso, perché quest’anno il calendario delle sfilate è coinciso con la Negroni Week. Lanciato nel 2013 dalla rivista specializzata Usa Imbibe e Campari, l’evento celebra il cocktail del conte fiorentino e in 10 anni ha raccolto 4 milioni da destinare in beneficenza.

Dagli iniziali 120 locali coinvolti nell’iniziativa, si è arrivati a decine di migliaia di indirizzi coinvolti in tutto il mondo come dimostra la mappa della manifestazione. Ecco gli appuntamenti da non perdere.

Camoparino in galleria
Il bancone del Camparino in Galleria. ©Melania DalleGrave DSLStudio

Camparino in Galleria

La Negroni Week non può che iniziare dal Camparino, locale iconico per la posizione del Bar di Passo in Galleria con affaccio sul Duomo fondato dal creatore di uno dei bitter più famosi al mondo.

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Truffle Negroni la seconda variante del cocktail proposta dal Camparino in Galleria.

Due i twist proposti del Negroni ideati dalla squadra di Tommaso Cecca uno più raffinato dell’altro. Lucien Gaudin (Campari, Bulldog Gin e Grand Marnier Cuvée Louis-Alexandre) è impreziosito dalle note raffinate del cognac mentre per il Truffle Negroni il Campari infuso al tartufo si sposa al rum giamaicano Appleton Estate 12 y.o e Amaretto Adriatico.

Mio Lab Park Hyatt

Per il lancio della cocktail list dedicata alla Negroni week il Bar & Lounge manager del Park Hyatt Alessandro Iacobucci Vitoni, ha accolto dietro il bancone del Mio Lab niente meno che Paolo Baldini, memoria storica del bere miscelato e uno dei pochi ad aver conosciuto e lavorato con chi il cocktail Negroni l’ha servito al mitico conte.

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Il bancone del Mio Lab al Park Hyatt di Milano.

Se siete curiosi degli aneddoti che ha raccontato, vi rimandiamo al suo Tutto ciò che non sai sul Negroni (Porto Securo, 2021). Ma un segreto condiviso dal generoso Paolo Baldini lo condividiamo: per un perfetto Negroni non serve bar spoon, basta versare gli ingredienti in ordine di base alcolica e vischiosità: prima il gin, poi bitter e il vermouth a chiudere.

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Il Negroni secondo, Alessandro Iacobucci Vitoni, Bar & Lounge manager del Park Hyatt: da sinistra Ettore, Tac e Il conte in spiaggia

Tre sono le varianti del Negroni in lista al Park Hyatt che rappresentano il passato, presente e futuro del cocktail secondo Iacobucci: Ettore (Gin Seven Hills, Vermouth Bianco, Campari, Rabarbaro Zucca, Bitter al caffè); Il Conte in spiaggia (Ginarte, Campari, Vermouth Rosso Macchia) con le note di mirto del vermouth sardo; e il milanese doc Taac con Giass Gin aromatizzato allo Zafferano.

Malfy in Tripstillery

Per chiudere in bellezza la Negroni Week, Malfy Gin propone addirittura l’esperienza di un aperitivo con Camillo Negroni in persona al Tripstillery di Portanuova. La magia è opera del visual artist Giacomo Spaconi di Rambla Studio che grazie a un software proietta i tratti somatici reali del conte su un attore in carne e ossa con cui si potrà interagire e chiacchierare.

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L’interno di Tripstillery in Portanuova.

Protagonisti della drink list ideata da Francesco Bonazzi, patron di Tripstillery, saranno tante varianti sul Negroni realizzate a base di Malfy gin all’Arancia affiancato da tre diversi bitter indipendenti Fusetti, Gajàrdo Bitter Radicale, Winestillery Tuscan Bitter.

Mary’s, variante sul Negroni con twist da Bloody Mary a base di Malfy con Arancia.

La scelta di puntare su tre bitter indipendenti è stata fortemente voluta da Pernod Ricard perché, come spiega Dejan Petrovic, Head of Marketing White Spirits, tra cui Malfy, il conte aveva scelto il gin per rafforzare il classico Americano e, a distanza di un secolo, «c’è sempre bisogno di una parte forte che rompa le regole e crei nuovi equilibri. Per questo motivo abbiamo voluto dare spazio e visibilità alla nuova generazione di bitter indipendenti».

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L’interno di Tripsyillery Portanuova allestito per la Negroni Week Malfy.

Negroni Room di Cà-ri-co

Per l’occasione è stata inaugurato la Negroni Room di Cà-ri-co, il locale dedicato a mixology e cucina sperimentale aperto da Domenico Carella in zona Tortona. Come per la precedente sala dedicata al Martini Cocktail ci si accomoda per vivere un’esperienza immersiva scandita solo dal tempo che si ha a disposizione per gli assaggi combinati.

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La Negroni Room di Cà-ri-co in zona Tortona a Milano.

Tra le varianti dell’iconico cocktail spiccano la versione esotica del Negroni Colada (Bulldog Gin, Campari, Vermouth del Professore Rosso, Ananas Bruciato, Cocco, yogurt) e quella a base di Mezcal (Montelobos Mezcal, Campari, Vermouth del Professore Rosso).

 

 

 

gentleman editoraile aprile 24

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