Quando l’aria si fa tiepida, le griglie diventano roventi.
Passioni outdoor per sua maesta il bbq. Primavera è tempo di togliere il telo di copertura e indossare il grembiule e per chi, invece, un barbecue deve ancora sceglierlo Gentleman riparte da quattro punti cardinali divisi nelle due macro categorie di carbone e gas. Sì, ci sono anche gli elettrici, ma quelli si possono usare anche tutto l’inverno sul terrazzo…
Weber Master Touch è quel che si dice la quadratura del cerchio, tanto che la sua linea sinuosa ormai appare accanto al logo dell’azienda fondata a fine Ottocento poco fuori Chicago. L’evoluzione del mitico Kettle, il primo braciere con coperchio, su cui George Stephen e la moglie Marge hanno costruito un impero, un nome che negli anni è diventato sinonimo stesso di barbecue.
Il coperchio in acciaio smaltato con termometro integrato e valvola di areazione sono tra i suoi tratti distintivi (e anche il dettaglio che più amano i vicini). Sempre americano, ma di Atlanta, è Big Green Egg. Negli anni 70 ha importato negli Usa la tradizione dei kamado, antichi forni giapponesi per la cottura in ceramica, e oggi spopola su Instagram grazie all’originale forma a uovo.
Dall’altra parte della barricata, ci sono i modelli a gas che, anche grazie alle dimensioni, sono adatti alla cottura di grossi tagli di carne a fuoco lento, come il BroilKing Imperial XL 690, con doppio braciere, la Ferrari dell’azienda emiliana di Casalecchio di Reno.
A differenza dei loro cugini a carbone, i bbq a gas sono vere cucine, come nel sistema creato da Frigo2000 con il barbecue da esterno Wolf, cui si può abbinare un bruciatore, e soprattutto il frigorifero Sub-Zero da esterno, l’unico al mondo in grado di sopportare temperature fino a 43 °C sotto zero.
