Il grande ritorno di Alinghi

di Fabio Petrone

A 20 anni dalla prima grande vittoria, si rivede sul campo di regata il team elvetico Alinghi dell’imprenditore Ernesto Bertarelli. Affiancato ora da uno dei protagonisti dello sport mondiale, Red Bull

Sopra, l’AC75, la barca da allenamento del team Alinghi Red Bull Racing. Quella che parteciperà all’America’s Cup sarà della stessa classe.

Questa volta i Defender kiwi dovranno vedersela con quattro sfidanti: gli inglesi di Ineos Britannia, gli statunitensi di American Magic, la nostra Luna Rossa Prada Pirelli, gli svizzeri di Alinghi Red Bull Racing e, ultimi arrivati, i francesi di Orient Express Racing Team.

Molto atteso il gran ritorno di un nome storico: Alinghi. Il team elvetico due volte vincitore dell’America’s Cup torna in acqua per la conquista del trofeo più importante del mondo velico, dopo oltre dieci anni di assenza, assieme a Red Bull, uno dei protagonisti dello sport mondiale, con cui ha dato vita a una nuova squadra: Alinghi Red Bull Racing. L’equipaggio è portacolori della Société Nautique de Genève ed è supportato dal marchio svizzero di orologi Tudor.

Era il 2 marzo 2003, gli sfidanti svizzeri di Alinghi, con un equipaggio in gran parte neozelandese, sconfiggevano i Defender di Team New Zealand e portavano l’America’s Cup per la prima volta in una nazione senza sbocco sul mare. «Ricordo il momento in cui ho sollevato l’America’s Cup sulla mia testa», afferma Ernesto Bertarelli, presidente di Alinghi Red Bull Racing.

L’AC75 BoatZero.

«In quel momento ho capito per la prima volta quello che avevamo appena fatto. Il mio rapporto con l’America’s Cup non è cambiato, la mia motivazione è ancora intatta. Ho fiducia nel fatto che Alinghi Red Bull Racing andrà lontano nella competizione. Naturalmente l’obiettivo è quello di ripetere il successo del 2003, perché vedo delle analogie nelle due campagne: un nuovo team ambizioso, valori forti, una disciplina di eccellenza e know-how.

Sappiamo che cosa dobbiamo fare per essere competitivi, pronti come vent’anni fa. La vittoria di Alinghi in Nuova Zelanda fu un momento fantastico. Ricordo come se fosse ieri il momento in cui abbiamo tagliato il traguardo. Ho abbracciato chi era a bordo con me, subito dopo altri membri del team sono saliti in barca, al punto di farla quasi affondare. Abbiamo provato un forte senso di spirito di squadra, cameratismo e di aver raggiunto un traguardo davvero importante.

Avevamo la pelle d’oca, con un misto di gioia, lacrime e risate. Poi, l’emozione dell’arrivo in banchina dove tutto il team era in attesa di celebrare la vittoria con noi, insieme alla folla del pubblico scatenato nel suo tifo. Questo rimarrà per sempre uno degli eventi più importanti della mia vita. Nel 2024, saranno organizzate la terza edizione della Youth America’s Cup e la prima della Women’s America’s Cup, un elemento importante per lo sviluppo del nostro sport. Sono convinto che dobbiamo continuare a investire nel futuro della vela svizzera, creando un pool di talenti».

Da sinistra, Hans Peter Steinacher, board members di Alinghi Red Bull Racing ed Ernesto Bertarelli.

Il successo del 2003 ha dato vita alla Generazione Alinghi. Giovani che si sono iscritti alle scuole di vela, alcuni dei quali, oggi, fanno parte dell’Alinghi Red Bull Racing Sailing Team, come Arnaud Psarofaghis, lo skipper di Alinghi Red Bull Racing: «Ricordo bene quando guardavo l’ultima regata del match alla Société Nautique de Genève con i miei amici. Avevo 14 anni e quel momento risvegliò in me il sogno di partecipare all’America’s Cup e di far parte del team vincitore, Alinghi.

Ho imparato molto da Ernesto Bertarelli da quando navighiamo insieme, sia dal punto di vista della gestione, sia della regata, prima con Alinghi e ora con Alinghi Red Bull Racing. È fantastico poter parlare con lui e con tutti gli ex di Alinghi che sono con noi oggi, uno per tutti, Brad Butterworth che condivide con noi la sua esperienza. Siamo a Barcellona dalla scorsa estate con un unico obiettivo: fare ancora una volta la storia. Essere lo skipper di Alinghi Red Bull Racing per me è una grande sfida, possibile grazie alle persone che mi circondano in questo progetto». Passione, dedizione e competenza di tutti i membri di un gruppo affiatato e concentrato sullo stesso obiettivo: l’America’s Cup.

gentleman editoraile aprile 24

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