I ponti del comando

di Fabio Petrone

La nautica made in Italy si conferma leader nel segmento dei superyacht. Merito di designer e progettisti in grado di coniugare lifestyle, prestazioni e ambiente. Ecco le novità

Gli oltre 42 metri di Custom Line 140’ in navigazione: lo yacht tailor-made del Gruppo Ferretti.

L’Italia domina numericamente, e qualitativamente, il mercato dei superyacht: con 533 in costruzione solo nel 2022, per una lunghezza media di 37 metri, è, infatti, il Paese numero 1 al mondo in questo segmento. Merito della capacità della filiera interna e di designer e progettisti, capaci  d’interpretare e di tradurre l’italian lifestyle. Il tutto migliorando anche la qualità delle carene, oggi molto efficienti e sempre più orientare a contenere i consumi e, di conseguenza, l’impatto ambientale. Ecco l’ultima generazione di yacht e superyacht in materiale composito, novità che hanno visto l’acqua in questi mesi e anteprime di ciò che verrà varato nei prossimi.

Custom Line 140’, con i suoi 42.61 metri di lunghezza per 8.54 metri di baglio massimo, si pone al vertice della gamma Custom Line del Gruppo Ferretti. La barca porta la firma di Francesco Paszkowski Design che, per gli interni, ha lavorato in team con Margherita Casprini e il Custom Line Atelier. Il ponte inferiore ospita tre cabine vip e una ospiti con due letti gemelli, ognuna con bagno en-suite, mentre l’armatoriale è sul main deck.

Azimut Grande 36m utilizza l’ultima evoluzione della carena D2P disegnata da Pierluigi Ausonio con l’ufficio R&D Azimut/Benetti: un bulbo wavepiercer la rende più efficiente rispetto a quelle convenzionali, fino al 40% nelle andature dislocanti. Achille Salvagni è autore degli interni, mentre gli esterni sono di Alberto Mancini che ha elaborato un interessante design del ponte superiore: grazie allo sviluppo su un unico livello è fruibile da prua a poppa. Il plus sono le vetrate apribili e totalmente a scomparsa dello skylounge, che danno ancora più enfasi allo spazio godibile.

Il wallywind 130: è lo yacht perfetto sia per regatare, sia per comode crociere.

È, invece, di Luca Bassani la mente che sta dietro al wallywind130, sailing yacht interamente realizzato in fibra di carbonio per garantire livelli di performance superiori. Una barca dalla forte personalità sportiva sposata a forme essenziali, pure, con tuga bassa e ampiamente vetrata per concedere emozioni e massima vivibilità. Degno di nota il ponte esterno, su un unico livello fino a poppa, dove la coperta si abbassa per terminare con una vera e propria terrazza sul mare che si viene a creare con l’apertura della poppa. Gli interni hanno un layout progettato per otto ospiti.

Sanlorenzo SD90/S è un motoryacht di 27,3 m di lunghezza per 7 di larghezza, scaturito dalla matita di Zuccon International Project e da Patricia Urquiola (per l’interior design). La barca è su due ponti e mezzo, con fly bridge aperto, lower deck e main deck la cui zona prodiera è full beam, per assicurare massima ampiezza alla cabina armatoriale. Nel ponte inferiore offre due possibili layout, a tre o quattro cabine per gli ospiti. La motorizzazione nella versione ibrida punta a ottimizzare la generazione e l’accumulo di energia, sfruttando l’efficienza dei motori elettrici e la potenza delle batterie al litio, che si ricaricano durante la navigazione. In modalità ZEM, il sistema permette di navigare a zero emissioni.

L’A96 di Arcadia Yachts presentato al Cannes Yachting Festival.

Arcadia Yachts presenta A96, imbarcazione di 29,34 metri fuori tutto per ben 7,15 di larghezza massima, che anticipa una gamma compresa fra i 20 e i 40 metri. A bordo è di quasi 400 mq lo spazio disponibile fra esterni e interni, per una barca comoda, votata al benessere di armatore e ospiti. Gli interni sono disegnati da Igor Lobanof, all’insegna uno stile pulito e minimalista, caratterizzati dal grande uso di materiali naturali ed eco-compatibili per l’allestimento.

gentleman editoraile aprile 24

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